WeSchool: perchè mi piace, perchè non mi piace
WeSchool è una piattaforma ideata nel 2016 da Marco De Rossi (già impegnato nell’e-learning con Oilproject), che consente di tradurre la lezione frontale in un percorso condiviso online.
Qualche anno fa era fornita alle scuole con formula a pagamento, oggi è in forma gratuita, allo scopo di “catturare” quanti più utenti possibili (i futuri clienti).
WeSchool, dunque, sembra avere tutte le carte in regola per poter costituire la piattaforma ideale per studenti e docenti, cercando di cogliere le positività e superare i difetti della concorrenza: Edmodo, Google Classroom, Moodle ecc.
Avanzato questo presupposto, vi dirò
Perché mi piace:
1. permette di aggregare contenuti vari (video, grafiche, testo, chat), senza mai dover uscire dall’ambiente della piattaforma;
2. consente un’interazione tra studenti e docenti, studenti e studenti, docenti e docenti.
Perché non mi piace:
1. si impossessa dei nominativi degli iscritti, diventando un database di potenziali clienti, sfruttabili per altre finalità, in futuro;
2. la grafica è “antica” e poco intuitiva, pari a pagine web di circa venti anni fa;
3. la velocità di accesso ai dati e alle risorse è lenta, indipendentemente dagli strumenti usati e dalla potenza della rete wifi.
Quale alternativa, allora?
Da circa quattro anni, questa Scuola utilizza una piattaforma nativa e dedicata, chiamata “Guttuso Online”. Creata appositamente per le esigenze dell’Istituto milazzese, vede già circa 300 iscritti fra alunni e docenti e gode dei seguenti vantaggi:
1. mantiene riservati i nominativi degli iscritti, utilizzati esclusivamente per le finalità di apprendimento e il database è esportabile da una piattaforma all’altra;
2. è totalmente gratuita e lo sarà anche per il futuro;
3. aggrega tutti i contenuti e le risorse per studenti e docenti (video, immagini, articoli, chat, scrittura automatica da dettatura, grazie a un sintetizzatore vocale), in virtù degli sforzi compiuti dai docenti e dagli stessi studenti nel potenziarli e nel crearli;
4. ha una grafica piacevole e moderna (ogni anno soggetta a restyling, fra poco uscirà la versione 2019);
5. risiede su un solo server (senza condividere spazi con altre scuole) e ciò consente una estrema velocità d’accesso ai dati e alle risorse;
6. si integra con il sito web della Scuola ed è esportabile: la piattaforma può essere impiantata sui server di altri istituti, godendo degli stessi vantaggi;
7. vede un’estensione chiamata “Segreteria Digitale”, piattaforma riservata al personale di segreteria della Scuola (gestione e invio documenti), ma integrata nelle comunicazioni con “Guttuso Online”.
Perché possa viaggiare a pieno regime, la piattaforma Guttuso Online aspetta di essere corredata dalle risorse dei docenti, alcuni dei quali preferiscono utilizzare, per le stesse funzioni, il registro elettronico o altre piattaforme esterne come WeSchool.
A quando un indirizzo univoco?