The better society? It’s here!

Il detto “ il mondo è bello perché è vario” diventa, con fantasia e intenzione, l’Erasmus “The more variety, the better society”. A contatto con studenti e docenti di vari paesi europei, scopriamo d’avere miti e leggende in comune, come quella dell’arca di Noè, gli stessi obiettivi di solidarietà e vicinanza alle popolazioni Ucraine ed ai rifugiati. Anche i gusti, le mode, le prelibatezze culinarie hanno colori e sapori simili.
Il primo giorno della mobilità in Italia del progetto “The more variety, the better society”, avente come partner Lituania, Turchia, Romania, Polonia, Italia, ha visto l’Istituto R. Guttuso trasformarsi in un teatro di culture, abbracciando ben 42 ospiti stranieri con un’accoglienza calorosa. Leggende, miti e tradizioni di ciascun popolo si intrecciano con quelle dei “ vicini”, precedute da un gustoso banchetto tipicamente siciliano e seguite da momenti di convivialità. Le escursioni, svoltesi a Kontiland, alla scoperta di una Sicilia artistica in miniatura con riproduzioni in scala di monumenti, luoghi di interesse ed attrazioni di tutto il territorio siciliano, a Taormina, capace di incantare chiunque con il suo fascino, a Palermo, capoluogo d’arte e cucina, a Milazzo, piccola perla dal paesaggio mozzafiato, hanno entusiasmato tutto il team, sia quello straniero che quello italiano.
Non sono mancate le attività in aula, dai debates alle presentazioni powerpoint, ai questionari, svolte con precisione e grande partecipazione dei ragazzi. Scoprire che anche la sera il team italiano condivide momenti di goliardia dopo una giornata trascorsa insieme agli stranieri, fa pensare che si è stati bene insieme e lo si desidera stare ancora di più…La giornata del rifugiato è stata il culmine dell’amicizia: “Stand up” from Harriet di Cynthia Erivo , inizia con l’assolo di Kathrine Fallo e termina con un coro di voci e battiti di mano internazionali! I laboratori artistici di fotografia, trucco, scenografia, serigrafia pullulano di giovani sorridenti, desiderosi di diventare cavie dei coetanei. Di cosa hanno bisogno gli immigrati? Cosa cercano i rifugiati? Da cosa fuggono? Rispondere a questi interrogativi diventa semplice e costruttivo se a farlo sono gruppi di studenti di diverse nazioni, che mettono le proprie competenze e conoscenze a servizio del prossimo.
Siamo fortunati e, nella nostra fortuna, dobbiamo rivolgere il pensiero e le nostre forze a chi non lo è: mediante, ad esempio, una donazione all’Unicef, a favore dei bambini dell’Ucraina, così come si è fatto mediante la dott.ssa Angela Rizzo Faranda, Presidente Provinciale UNICEF, per il Comitato di Messina. Sono solo trascorsi cinque giorni in compagnia delle delegazioni, ma è come se ne fossero trascorsi molti di più: l’esperienza e la gioia di questi momenti dimorerà per sempre in ognuno di noi.
Costituirà la consapevolezza che sta alla base della “better society” che dobbiamo costruire, l’uno accanto all’altro, fratelli dello stesso mondo.
Spontaneo viene il ringraziamento del dirigente scolastico, prof.ssa Delfina Guidaldi, e di tutti i docenti e gli studenti dell’Istituto Guttuso, che hanno tirato fuori il meglio di sé ed hanno reso indimenticabili queste giornate.
Il team Erasmus italiano