“LIBRIAMOCI” TUTTI!

Quest’anno si può ben dire, tutto il “Guttuso”, nelle sue diverse sedi ed indirizzi, si è inserito nelle giornate nazionali del “Libriamoci”, con progetti coordinati. Per il secondo anno la nostra scuola ha aderito all’iniziativa promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) attraverso la Direzione Generale per lo Studente e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT), con il Centro per il libro e la lettura.
Abbiamo colto l’invito, rivolto ai Dirigenti scolastici e agli insegnanti, ad organizzare un evento di “lettura ad alta voce” in seno ad una progettazione a tema. Così, dopo l’esperienza positiva dell’anno scorso nei due plessi del Liceo artistico di Milazzo, stavolta è stata offerta, a pioggia, alle classi coinvolte, una bella opportunità culturale legata ad una modalità di lettura più creativa e attiva dell’ordinario, in tutte le sedi e in tutti gli indirizzi, attraverso la collaborazione e la condivisione didattica tra i docenti.
Questa la scelta tematica: per il Liceo Artistico di Milazzo e il Liceo artistico di Spadafora il focus è stato sulla Sicilia e i suoi paesaggi, le suggestioni, i colori, le voci di uomini vissuti in Sicilia, e che della loro terra hanno odiato e amato le affascinanti contraddizioni. L’idea è stata quella di integrare la lettura dei libri ad alta voce con “progetti” liberamente ispirati ai testi, sviluppati e realizzati nei laboratori artistici, dando agli studenti la possibilità di esprimere attraverso l’arte le proprie emozioni e riflessioni. Il lavoro di gruppo, metodologia preferita anche per realizzare la piena inclusione, è stato strutturato con il supporto attivo dei docenti di progettazione e dei laboratori, preziosi maestri per la messa a punto di locandine, manifesti, fotografie, disegni con tecniche diverse, fumetti, che hanno abbellito le location dell’evento. I testi prescelti sono stati letture da Novelle di Verga, da Novelle per un anno di Pirandello, da Poesie di Salvatore Quasimodo e di Nino Martoglio. Durante i due eventi (rispettivamente nelle giornate del 24 ottobre, a Milazzo, e del 25 ottobre a Spadafora) due apprezzati lettori esterni, il dott. Salvatore Amato (per Via Gramsci e Via XX Luglio) la signora Milena Mundo (per Via Collodi), hanno prestato la loro voce interpretando i testi con sensibilità e profondità, regalando alla platea l’esperienza del teatro. Gli alunni sono stati spettatori, attenti e in ascolto, ma protagonisti attivi in alcuni interventi, di lettura, di drammatizzazione, di presentazione degli elaborati artistici.
Nella giornata del 25 ottobre l’indirizzo IPSCEOA ha realizzato, con le classi terze, un evento di lettura condivisa ad alta voce sul tema della solidarietà e dell’amicizia, con letture, tra l’altro, da A. De Saint Exupéry, (“Il piccolo principe”) e da K. Hosseini (“Il cacciatore di aquiloni”) L’esperienza è stata coinvolgente per gli allievi, spinti alla partecipazione attiva, al rafforzamento delle abilità di leggere e interpretare, allo scambio di informazioni ed opinioni. Anche per il Professionale i libri proposti in lettura hanno stimolato interessanti attualizzazioni, drammatizzazioni e la produzione di elaborati.
Grande è stata la soddisfazione generale, testimoniata dall’ordine e dall’interesse attivo durante gli eventi in presenza e nelle precedenti fasi del Progetto. Per il secondo anno sono state vincenti, al “Guttuso”, la lettura creativa e la programmazione integrata, pensate e portate avanti da un team di docenti unito, capace di convergere su obiettivi comuni nell’interesse degli allievi, pronto a spendersi e a sperimentare nel segno della cultura e dell’arte. Le immagini, la musica, il gesto, infatti, hanno accompagnato spesso le sequenze delle parole, per rendere ulteriormente intelligibili i testi, anche attraverso il canale visivo ed emotivo.
Noi professori non abbiamo voluto replicare le lezioni d’aula, ma accendere la curiosità degli studenti con l’effetto sorpresa, architettando uno spettacolo che non fosse solo da vedere, che non fosse solo da udire. Si è giocato al teatro, perché nel teatro c’è continuità tra palcoscenico e platea, e nella messa in scena tutti abbiamo fruito contemporaneamente della stessa “lezione”, attraverso le emozioni, (una carica di emozioni!) che i lettori-attori ci hanno saputo regalare. Con il “parlato recitato” la parola è diventata oggetto, in una singolare trasduzione. Il teatro è di per sé un hic et nunc, e così il nostro evento teatrale, effimero, si è dissolto contestualmente alla sua conclusione. Rimane ciò che si riverbalizza, queste parole, ad esempio, che sono, a loro modo, un ritorno al copione, al testo scritto. E rimane soprattutto la speranza, in noi insegnanti, che quei testi, anche per spezzoni, siano entrati nei sentieri emotivi dei nostri alunni. Io (e qui rubo le parole a Descartes, meglio conosciuto come Cartesio, in Traitè des passions) penso che un “vento sottilissimo” circolava dentro ognuno di noi, come un irresistibile Invitation au voyage, un viaggio teso non soltanto a richiamare paesaggi e situazioni peculiari, un viaggio non costretto da itinerari, scali o approdi concreti, quindi capace di trasfigurarsi… in naufragi, epifanie, catarsi.