Dalla parte delle donne
Due iniziative culturali interessanti, due incontri-dibattito diversi ma per certi aspetti complementari. Incentrati sul ruolo della donna nella società, sulla presa di coscienza dei suoi diritti, sulle violenze di genere. Al Liceo Artistico di Milazzo, nell’Aula Magna della sede di Via Gramsci, alla presenza del Dirigente Scolastico, prof.ssa Delfina Guidaldi e dei loro insegnanti, l’8 marzo gli alunni delle classi quarte e quinte hanno incontrato la signora Eliana Giorli La Rosa, il 14 marzo gli studenti delle classi terze quarte e quinte hanno incontrato le coordinatrici del centro antiviolenza “Una di noi Onlus” di Villafranca Tirrena.
Eliana Giorli, nativa di Poggibonsi (Siena), è una signora molto conosciuta nel territorio del milazzese, e alla veneranda età di più di novant’anni è ancora impegnata in politica (consigliere comunale del Comune di Monforte San Giorgio) e nell’attività socio-culturale in genere. Al Liceo artistico, con emozione ma con precisione e lucidità, l’illustre ospite ha ricordato i momenti salienti della sua vita e del suo operato, stimolata anche dalle domande del pubblico presente.
Nata sotto il regime fascista, nell’imperversare della seconda guerra mondiale, fu costretta a interrompere il corso regolare degli studi, in cui ancora ragazzina si era distinta. Invogliata dall’esempio di familiari e di amici, in Toscana abbracciò il credo politico del partito comunista e si attivò come staffetta partigiana al tempo della Resistenza. Finita la guerra, si inserì nel partito da protagonista, approfondendo conoscenza e prassi politica a Firenze, aggregando le donne nell’ADI (Associazione donne italiane), rendendosi animatrice dell’educazione degli adolescenti (attraverso gli strumenti del giornalino “Il Pioniere” e le attività laboratoriali artistiche, specialmente filo-drammatiche). Per le sue qualità e i suoi meriti fu inviata in Sicilia per la campagna elettorale amministrativa in appoggio ai quadri locali del partito comunista, e mise piede a Milazzo la prima volta nel 1951. Qui conobbe il giovane avvocato Tindaro La Rosa, dirigente della sezione locale del PCI, fondatore di cooperative a sostegno dei lavoratori. Con lui presto iniziò una storia di amore e di impegno: si fidanzarono, si sposarono, rimasero sempre uniti nell’azione di divulgazione politica e di lotta sindacale per i diritti delle classi contadina ed operaia.
La signora Giorli La Rosa ha raccontato ai nostri studenti la vicenda delle gelsominaie (contadine dedite alla raccolta del gelsomino della piana di Milazzo, a cavallo tra gli anni quaranta e Settanta), per le quali ha lottato, insieme al marito, in difesa dei diritti del lavoro. E’ stato interessante apprendere come le donne, già negli anni Cinquanta fossero da lei invogliate a uscire di casa e riunirsi, in occasione dell’8 marzo e non solo, prendendo coscienza del loro diritto ad essere aiutate dalle istituzioni nella gestione dei figli piccoli, che non di rado conducevano con sé, anche neonati, in gerle o cassettine, durante il lavoro dei campi.
Le donne iniziavano un cammino di emancipazione come soggetto degno di dibattere e di contribuire al disegno della società anche al di fuori del profilo di mogli e di madri, e in questo è stato riconosciuto il ruolo della signora Eliana Giorli La Rosa, insignita del titolo di “cittadina benemerita” dal sindaco di Milazzo nel 2016. In un clima festoso e cordiale, tra mimose e doni realizzati in progettazione grafica e nei laboratori artistici dagli studenti (particolarmente da Galdi M., Marturano A., Garofalo G. e Rosina G. guidati dalle prof.sse Maio, Nania, Mannelli) vi è stato spazio per alcune poesie tratte dal volume “Il senso sognante della vita” la cui lettura è stata affidata all’autrice, alla prof.ssa Arizzi, alle studentesse Garofalo G., Rosina G., Milicia M., Da Campo I. Rugolo R., Calabrò I., Genovese V.
Molto ben articolato, il 15 marzo, l’incontro-dibattito, con l’associazione “Una di noi Onlus” di Villafranca Tirrena, che ha visto protagoniste le dott.sse V. Scamporlino (psicologa e psicoterapeuta) e M.Mazza e M. Ileano (assistenti sociali). Durante l’incontro, arricchito da slide e video, gli studenti, sapientemente stimolati dalle ospiti, hanno espresso le loro opinioni e collaborato nel dibattuto. La riflessione si è mossa dalla differenza tra sesso (biologico) e genere, marcando, con un excursus storico, le sovrastrutture culturali che il nostro Occidente ha applicato all’essere femminile, delineandone ruolo e funzioni. Stereotipi antichi, ma ancora vigenti, in parte, si affollano nella mente di tanti, su come la donna deve comportarsi, su ciò che è dovere che faccia. Il lavoro di una donna, a diversi livelli, purtroppo, non è riconosciuto e retribuito come lo stesso lavoro prodotto da un uomo, e in merito è stato mostrato un esperimento condotto sui bambini, che ne notavano con stupore l’ingiustizia ingiustificabile. Eppure tante donne hanno segnato il corso della storia e le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non la loro intelligenza. (Rita Levi Montalcino).
Nota comune e non trascurabile, nelle due iniziative, il contributo del Dirigente Scolastico, che, oltre ad aver appoggiato le iniziative nella fase organizzativa, le ha impreziosite con il contributo della sua presenza e della sua parola. In ambedue le occasioni la prof.ssa Delfina Guidaldi ha voluto spiegare alle ragazze e ai ragazzi presenti le insidie del pregiudizio contro le donne, ancora vigenti nella nostra società, che ne ostacolano la realizzazione personale e sociale. Li ha esortati a vigilare e a riconoscere immediatamente in un rapporto di coppia i segnali di egoismo, di non-rispetto, di gelosia tendenti a privare la donna della sua libertà e delle opportunità che desidera per sé. Perché la scuola può lavorare, al fianco delle famiglie, affinché l’educazione dei giovani vada nella direzione del cambiamento e favorisca, finalmente, un’autentica eguaglianza tra donne e uomini.